Ho ancora la sabbia tra le mie infradito ma non voglio tornare in casa, voglio sedermi, respirare l’aria che si rinfresca col calar del sole e decido per un aperitivo. Mi reco nella Gaeta medioevale, quella dal fascino immutato dove un antica porta ci accoglie e ci fa ricordare quanto duro fu il passato per questa splendida città. Addentrandomi noto un bar blu, con musica e allegria, e con i due amici decido di fermarmi li, degusto il mio bel mojito assaporando pezzi di tielle e ascoltando la musica di un noto dj locale. Dopo un po’ guardo l’orologio, sono passate due ore, è calata la notte e io sono ancora qua. Sono oramai parte della serata, amalgamato a perfezione nella magica atmosfera, la mia casa può attendere, stasera questo locale lo chiudo io. Ci sorridiamo in lontananza da un po’, ci incontriamo casualmente (ma neanche tanto), al bancone, e da li mi rendo conto che anche lei, come me, ha deciso di abbassare la saracinesca del “Christian Bar”.
Un misto di acqua e sapone manda via la salsedine, un saluto agli amici, mi rivedo con lei, proprio li, nello stesso posto dove la sera prima ci siamo incontrati. Ci si incammina verso il cuore della Gaeta antica, e tra un vicolo ed un vialetto mi trovo immerso negli anni 70! “Radio Bottega”: Un locale così friendly non lo vedevo da un po’, dove la condivisione è il principio fondamentale, dove l’arredamento con pezzi d’epoca e la musica suonata da un’affascinante dj dal piano superiore ci catturano. Non possiamo non cenare qui, all’aperto, su queste sedie diverse l’una dall’altra, un menu fisso, con poca scelta ma con una qualità che si è poi rivelata assoluta! Se ciò è accompagnato anche da un ottima scelta di vini allora la serata decolla.
Ci alziamo, percorriamo 50 metri ed entriamo in una stradina accolti da una musica lounge ed un ambiente arabeggiante, ci sediamo all’esterno, nei divani sin troppo comodi, sentendoci come in un mondo fatato, candele e parei ovunque, lanterne, e tanti piccoli particolari che fanno l’unicità di questo posto ed ora capiamo il perché si chiama “Casa Incanto”.
La notte è iniziata, usciamo dal locale e siamo già nel mezzo della movida, centinaia di persone in strada, la musica la fa da padrona, e alla nostra sinistra il locale più glamour, “La Francese”, posto meno caldo dei precedenti ma non per questo meno accogliente. A seguire altro locale molto frequentato, “Lupo di Mare”, li decidiamo di assaporare una delle tante birre di cui dispone, il tutto, anche qui, con un dj davanti a noi, impegnato a far muovere un gruppo di ragazze che ha monopolizzato un’intera sala!
Il giorno della partenza si sta avvicinando, la mia vacanza ha colto il binario dell’imprevedibile, mare stupendo, distese di sabbia chiara, cibo fantastico e locali notturni ideali. Lei è già partita ma io sono ancora qua. Con i due compagni di viaggio decidiamo di mangiare alla “Taverna Di Mino”, posto consigliato dai più, ed in effetti rimaniamo entusiasti. Una Steak House con una vasta scelta di carne ed antipasti di ottima qualità. Numerosi i vini, i nostri palati hanno ringraziato e, trovandoci a Serapo, si sono diretti verso "l’Avalon Cafè", per un drink con musica live. Inutile dire che siamo “morti” qui, alle ore 2.00 cornetto in “Triestina” e rientro per una partenza senza rimpianti ma che grida vendetta o forse meglio una promessa, quella di ritornarci.